Zia - Cabaret/Zelig
di e con Marina Senesi
Collaborazione ai testi: Simonetta Favari
Musiche: Marco Bigi
(…) “Fare i genitori è un mestiere difficilissimo, si sa. Però c’è materiale, ci sono trattati, compendi, libri di psicoanalisi… E noi zii? Chi pensa a noi zii? A quale storia, a quale cultura a quale letteratura possiamo attingere, noi? Così quando è nata la mia nipotina, per essere sicura di far giusto, il significato di zia me lo sono andata a cercare sul vocabolario. Ho trovato zio: fratello di madre o padre. Senso esteso: uomo ricco, potente. Zia: sorella di madre o padre. Senso esteso: petulante, zitella. Mi sono detta: …Cominciamo bene!”(…)
La zia in questione è una scapestrata quarantenne alle prese con una nipote adolescente: (…) “Tu sei un mito per me, zia: ci metterei la firma per essere così… alla tua età!” (…)
La figura istituzionale di zia viene messa alla prova in un crescente intreccio tra disinvolti dialoghi e contradditori atteggiamenti degni della più classica, inamidata parente. Il confronto generazionale nel rapporto zia/nipote costituisce lo schema portante di uno spettacolo ricco di spunti di digressione verso temi d’attualità che vedranno il pubblico direttamente coinvolto.
Lo spettacolo che ha debuttato a ZELIG è stato in seguito distribuito da Irma Spettacoli.